ALL'OMBRA vis artis non vilis aqua sed vinum

ABBOMINEVOLI ABBINAMENTI

domenica, settembre 14, 2008

FUNAMBOLI



Il grande funambolo Philippe Petit ha scritto un libriccino, intitolato “Sguardi”. Si parla di mistica, di vertigini, di umiltà, di tenacia. Ed è quest’ultima dote che egli ritiene fondamentale nella sua ricerca dell’assoluto. La sua prima grande impresa a Notre Dame de Paris, nel 1971. Tese una corda tra le due torri e serenamente ne percorse la distanza avanti ed indietro, sopra una folla di curiosi volti tutti all’insù. Ahi, cervicali! Un massaggiatore cinese, che casualmente passava di là, divenne ricchissimo. Ma il sogno resta la passeggiata tra le Torri Gemelle. Dopo lunghi studi, il vento, le oscillazioni, gli ancoraggi…, nel 1974 si sente pronto. Sale di nascosto una torre e, con la complicità di alcuni amici, tende la corda. Deve fare in fretta: questo genere di gite tra le nuvole sono proibite. Cammina avanti ed indietro, qualcuno lo nota. La gente si ferma a guardare. Il traffico è paralizzato. La polizia interviene, non sa come fare a tirarlo giù. Il ricco cinese, diventato ormai suo amico, è presente! Ha tantissimo lavoro. Su questo personaggio (No, non il cinese) è stato girato anche un film: regista Robert Zemeckis.

Philippe, però non è solo. Astro nascente il cinese (No, non quello delle cervicali) Adili Wuxiuer, 36 anni. Alle spalle già molte imprese mirabolanti: attraversata su fune in pendenza da terra ad una vetta. Escursione Tra il monte Zhunong e Fumong ad oltre 4oo metri in condizioni meteorologiche allucinanti. Non poteva mancare l’attraversamento delle cascate del Niagara. Impresa già compiuta dal sig. Gravelet il 30 giugno del 1850, una volta anche con un suo amico comodamente assiso sulle sue spalle. Ora però ha preso una decisione decisiva: l’attraversamento dello stretto di Messina, 3 chilometri e 600 metri in circa un’ora, un’ora e mezza. Su entrambi i lati dello stretto vi sono due piloni una volta usati dall’ENEL, poi abbandonati a favore di cavi sottomarini, più sicuri ed indistruttibili, al contrario di quelli aerei.

L’altezza dal mare è di 200 metri. Adili ha già incominciato a studiare l’impresa che dovrebbe avvenire proprio in questo mese. Ne sarà tratto un film. Tutti al cinema!

Anche i Pennaioli non vogliono essere da meno e già da alcuni anni stanno studiando un’impresa che cancelli queste gite agresti da saltimbanchi. Ebbene, dopo una colletta durata alcuni anni, anno acquistato una gomena da traino per transatlantici. L’ardimento, l’astuzia e lo sprezzo del pericolo caratterizzano questi individui. Ebbene, la fune compie anche delle curve! Angoli retti, acuti e tanti ottusi. Dal parcheggio del villaggio si attraversa la strada. La fune è ben fermata al terreno con migliaia di chiodi Il folle che si cimenterà in questa impresa suicida che richiederà in tutto alcuni secondi, è già stato designato ma il suo nome viene tenuto segreto per evitare disperazione nelle famiglie del borghicciatolo. Per festeggiare questi uomini che tra nuvole e mare e montagne di poesia arricchiscono i nostri giorni terragni (vedi la fune pennaiola) stappiamo una bottiglia di CRYSTALL, almeno il tappo gli si avvicinerà! Prosit Pronobis!.