L'ANNO DELLA PATATA
La Banca Mondiale, il FMI, il WTO e le varie agenzie dell’ONU, hanno spinto i paesi in via di sviluppo sulla via della modernità. E’ la globalizzazione, cari voi! In cosa consiste?Il riso coltivato in India o in Vietnam non soddisfaceva più alle esigenze della popolazione. Allora che fare? Importare il riso! In cambio i paesi esportatori ricevevano prodotti dell’industria. Questo fece sì che i paesi importatori diminuirono le coltivazioni: i prezzi aumentarono ed aumentarono gli accaparramenti. Poi arrivò l’etanolo, secondo loro valida alternativa al petrolio. Canna da zucchero, mais e soia vennero seminati a iosa. Non bastando quei campi decisero di allargare la produzione all’Africa: avrebbe dovuto essere la panacea per tutti, produttori e contadini. Il prezzo del petrolio iniziò a salire inevitabilmente per i prezzi di trasformazione. Aumentò così non solo il prezzo di mais e soia ma anche del riso che venne razionato. Manifestazioni e scontri in Burkina Faso. In Cameroon le proteste legate all’aumento dei prezzi ha causato oltre 100 morti. Manifestazioni in Mozambico, Senegal, Haiti, Argentina, Perù, Bangladesh… Ora l’ONU ha lanciato l’anno internazionale della patata. Speriamo che non vada a finire come in Irlanda nel XIX° secolo, quando la peronospora si diffuse rapidamente e distrusse tutti i raccolti di patate. Ci furono migliaia di morti. I più fortunati riuscirono ad emigrare nel Nuovo Mondo… Beviamoci una Kartoffenscnaps in onore di questo preziosi tubero! Prosit Pronobis!
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