ALL'OMBRA vis artis non vilis aqua sed vinum

ABBOMINEVOLI ABBINAMENTI

mercoledì, agosto 27, 2008

FALCONERIA


La caccia con i falconi è una tradizione antichissima: già 2000 anni fa era praticata..E’ nata presso i popoli nomadi dell’Arabia. Introdotta in Italia da Federico II° di Svevia che possedeva un girifalco femmina. Gli esemplari femmine sono molto migliori, in particolare sono più intelligenti (Toh, o questa novità?!). L’imperatore soprannominato Stupor Mundi, era un grande esperto in falconeria tanto che ne scrisse un trattato intorno al 1230: DE ARTE VENANDI CUM AVIBUS. Il trattato era diviso in due parti, la prima parte sulla caccia e la seconda sull’allevamento e cura dei falchi. Vi sono centinaia di illustrazioni, estremamente precise, molte colorate. Un falco può arrivare a pesare un chilo e 1/5 con un’apertura alare di quasi 2 metri. Questo tipo di caccia è ancora in uso nei paesi arabi ed esistono centri di allevamento, addestramento e cura. Un falco può valere centomila dollari e quindi la caccia è uno status symbol: lo sceicco degli Emirati Arabi Uniti ne possiede settanta! Ora l’addestramento avviene con un piccione di paglia legato ad un aereoplanino telecomandato: tutt’altra cosa che nel passato. Il problema era di farlo tornare quando catturava la preda. Ricompense in cibo e cappuccio sul capino, che non gli prendesse l’idea di tornare a volare per i cavoli suoi.

Io invece vado all’ippeoppe e mi compro, facile, facile, un pollo arrosto per quattro euri. Mi consolo pensando al grande Federico stappando un Borgogna, Nuit-St-Georges, domaine de l’Arlot , tra gli altri titoli aveva anche quello di re della Borgogna. Prosit Pronobis!