IL CAPRIOLO
Il capriolo, animale docile e pio, è nell’occhio del mirino, letteralmente! La sua indole, poco incline al lavoro, lo porta ad aggirarsi nelle campagne di mezza Italia. Esso approfitta del lavoro degli altri, in particolare di contadini, viticultori, bifolchi e villani in genere. La loro fame è insaziabile, dove passano non resta alcun virgulto, chicco d’uva, patata. Ormai è guerra aperta tra le due fazioni. Bisogna porre rimedio. Gli agresti lavoratori, posati per un momento falce e forcone, si sono armati con fucili di precisione, pallottole esplosive e mine anticarro (tutto fa). Ma nel mondo non vi sono solo biechi e sordidi lavoratori della terra, bensì migliaia di giovin che alla protezione animale hanno dedicato la vita e la famiglia. Orbene: denuncia! Le tenere creature devono morire di vecchiaia o di indigestione. Proteste dei cacciatori già sparpagliati nei boschi. Il CCCP, Comitato Capriolo Camperà Perenne, avanza una proposta: Trasferire gli animaletti in boschi più ameni ed ospitali. Proposta stroncata sul nascere: come potrebbero riconoscere i nuovi luoghi, magari diversi? Finalmente un’idea nuova! E’ di un noto etologo aficionados di Pietro Angela. La soluzione è semplicissima: si reintroducono i lupi, naturali predatori dei malefici erbivori. Tutti contenti, beh qualche fucilatina ci stava bene… Ebbene inizia il trasferimento in loco dei lupi, tanto si sa che al loro di cambiare territori non gliene frega nulla. Efficacia! A questi lupi non gli par vero: Passano mesi a banchettare. Ma questo stato di benessere al lupo porta desideri di accoppiamenti multipli. Si moltiplicano! Mangiano di tutto, pecore, cavalli, conigli…Bisogna correre ai ripari! L’unico rimedio possibile sembra essere l’introduzione dei Grizzly, i giganteschi orsi del nord America e del Canada. Fortunatamente (Beh…) un fatto di cronaca fa riflettere i nostri amministratori. In Alaska, dove passava tutte le sue estati da più di 13 anni, nel Katmai National Park, viene divorato Timoty Treadwell e la sua fidanzata da un grizzly, Si batteva per la protezione degli orsi e ne sosteneva l’indole docile e gioconda. Nel 2006 Werner Herzog ha girato un film su questa vicenda, GRIZZLY MAN . Dopo gli orsi? Per questa sera un minestrone caldissimo, polenta con formaggi di malga e qualche bottiglia di Teroldego Rotaliano. Prosit Pronobis!
1 Comments:
At 18/2/08 6:59 PM, maurino said…
Iene , sciacalli , leoni e tigri no????
forse il problema rimaneva ma almeno la nostra fauna sarebbe più variegata.
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