Incontro mondiale a Trento sul tema della dimensione femminile in montagna, in particolare nel suo sviluppo nelle Alpi e nell’Appennino. Questa costante presenza ha garantito gli insediamenti in quota, l’ambiente e la sopravvivenza in tempi difficili. La medicina popolare, il riconoscimento delle erbe, la cura del territorio, l’allevamento della prole hanno avuto un ruolo fondamentale nel proteggere gli ecosistemi, ridurre la povertà, l’insicurezza alimentare e l’assistenza delle comunità montane. Non solo, si è anche parlato di una pagina gloriosa delle donne delle Apuane, Nel luglio del
1944, a Carrara, tutti gli uomini erano in montagna e toccava alle donne mantenere l’unico contatto con loro. I nazisti ben presto capirono l’importanza delle donne e decretarono l’evacuazione della città per lasciare i partigiani senza alcun sostegno. Le donne carraresi, scese in piazza delle Erbe, con una manifestazione pacifica, sfidando le mitragliatrici, gridarono il loro rifiuto alla deportazione. Ci furono arresti e tafferugli. Alla fine l’ordine fu revocato. Soddisfazione grande per gli uomini che si apprestarono ad un lauto banchetto. Ah, se non ci fossero le donne! Ora che in montagna la neve è alta, facciamo una buona scorta di legna, cibi e vini. Con la nostra morosa andiamo in una baita isolata. Forse una settimana ci permetterà di esprimerle la nostra riconoscenza, per essere lì con noi. Per il resto abbiamo tutta la vita!
Per il vino fate scegliere a lei: è notorio che l’olfatto, come il resto, nelle donne è oltremodo migliore. Io mi bevo una bottiglia di Genepy, distillato di un' erba che nasce sui ghiacciai! Prosit pronobis!
P.S. Per chi è interessato, veda il BLOG DONNE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! del 25/3/2007.
1 Comments:
At 23/2/08 3:10 PM, maurino said…
Donna!!! gioia e dolore , amore e odio, nel tempo sempre considerate un gradino o anche due sotto l'uomo, solo perchè stando più in basso sono al nostro pari, altrimenti.......
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