MOENA

Una commissione del CAI (Club Alpino Italiano) si è riunita a Moena (TN). I problemi di cui parlare erano tanti. La fusione dei ghiacciai con conseguente diminuizione delle risorse idriche. Le variazioni climatiche, con periodi di siccità alternati ad altri di grandi precepitazioni con danni alle abitazioni, all'agricoltura e alla selvicoltura. L'agricoltura di montagna rischia di scomparire. Va protetta mantenendo una adeguata presenza umana, sostenendo la produzione di alimenti di alta qualità. Manutenzione del paesaggio e la sua protezione contro erosioni, valanghe e inondazioni. Uso di energie rinnovabili, con il recupero e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente. Un servizio di trasporti tipo bus navetta per le valli laterali, partendo dai centri più grossi per disincentivare il trasporto privato. Per non parlare del turismo, specie quello invernale con l'innevamento artificiale. Beh, non siamo messi bene! Fortunatamente lo sapevamo. In una baita di Moena ci scoliamo una grappa alla pera. Prosit Pronobis!
P.S. Il rifugio "Casa Alpinisti Chivassesi" in località Chiapli m. 1667 cerca un gestore. Un altro anche. E' il rifugio alpino "Luigi Albani" in comune di Colere a m. 1939. Affrettatevi, le domande scadono il 30 di dicembre!