OLIVER SACKS
Il noto neurologo, già autore del famoso "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" e di "Risvegli" da cui fu tratto un appaudito film con Robert De Niiro, ha pubblicato un nuovo libro. E' intitolato Musicophilia, si occupa di musica e cervello. Racconta di casi clinici che mettono in luce le peculiarità del cervello umano in rapporto all'ascolto della musica. Un caso: un famoso chirurgo ortopedico, non della Gruccia, venne colpito da un fulmine. Miracolosamente restò incolume. Non solo, sviluppò una attrazzione fatale per la musica classica. In poco tempo imparò a suonare il pianoforte e diventò compositore. Ascoltare la musica non è un processo passivo ma un momento di intensa attività cerebrale. Nel cervello dei musicisti il corpus callosus, struttura di collegamento tra i due lobi, è ipertrofico. Inoltre la corteccia auditiva è gigante! In più la musica può aiutare i malati di Alzheimer e di Parkinson. Un famoso musicista, Lukas Foss, affetto dalla malattia di Parkinson, arrivava a fatica al pianoforte. Una volta seduto allo sgabello suonava da Papa (Ratzinger) Le aree cerebrali interessate sono quelle inferiori che hanno una importante funzione nella formazione delle emozioni. Ricordarsi che il cervello non è mai inoperoso, lavora per conto suo: ricordi, immagini, suoni. Speriamolo! Brindiamo con un MARZEMINO, vino prediletto dal divin fanciullo, W. A. Mozart! Prosit Pronobis!
1 Comments:
At 7/1/08 7:30 PM, maurino said…
Cervello, questo sconosciuto , come possiamo fare per sfruttare al meglio le potenzialità ? Mah! Ognuno di noi lo usa come meglio crede, o meglio, crede di usarlo bene. Ma la realtà è ben diversa è lui che ci fa vedere quello che vogliamo vedere e ricordare cio che è meglio, sicuramente non siamo ancora capaci di utilizzarlo bene e far si che lui sia al nostro servizio e non il nostro corpo al suo.Misteriosa materia che si è nutrita per millenni di esperienze e istinti, mischiati sapientemente e pronti a saltar fuori a seconda delle situazioni, ed è sempre lui che ci ha dotato di una coscenza , anche se non sempre perfetta, vero sviluppo di progresso umano nei confronti di tutto il mondo animale (forse)
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