ACQUA

Bene sempre più prezioso. Causa di contrasti tra popoli e popolazioni. Il Messico accusa gli USA di sfruttare il Colorado, Brasile ed Argentina si contendono le acque del Guaranì,. Per non parlare del Nilo conteso dall'Etiopia. In Palestina? Guai grossi! Israele è accusato di sfruttare l'87% delle acque del Giordano. In Italia il consumo pro capite giornaliero è di 220 litri. Per produrre un chilo di grano ci vogliono da 1000 a 2000 litri di acqua. In più l'aumento delle temperature, specie nell'Africa sub sahariana, riducendo le precipitazioni, ha il potenziale di creare guerre e migrazioni. In altre zone aumenteranno le precipitazioni cambiando così la geografia delle coltivazioni. Questo fabbisogno ha spinto la costruzione di dighe. L'ultima a Narmada, in India. Evacuati dalla valle 400 mila persone, decine di villaggi sommersi: che ne sarà di loro? Dove troveranno altre terre da lavorare? Anticamente le città erano costruite su fiumi o laghi. Poi l'aumento della popolazione ed il fabbisogno di acquedotti e quindi di dighe. I romani, grandi idraulici, costruivano grandi vasche di decantazione a monte per depurare le acque, dette foggaras. Così facendo drenavano dalle falde il prezioso liquido, che correva in tunnel sotteranei con pozzi verticali che permettevano di pareggiare la pressione interna con quella esterna. Non solo. Lo scorrimento dell'acqua con minima pendenza facilitava la condensazione del vapore sulle pareti del tunnel e quindi generando altra acqua. Le grandi opere idrauliche della civiltà romana, la disponibilità di acqua, erano un segno di potenza: zone aride avevano illimitate disponibilità di acqua. Immani opere sono state ritrovate in Libia, Siria, Giordania, Israele, Turchia e Spagna. Oltre che in tutta Europa.Avete visto quante fontane ci sono a Roma? Ed ora sta finendo! Che fare? Ci beviamo uno spriz, c'è un pò di acqua (con le bollicine). Prosit Pronobis!