IL DOLORE
Il dolore è un segnale chimico-elettrico. Arriva al cervello attraverso le normali vie nervose che attraverso il midollo spinale mettono in comunicazione la periferia al centro. Attualmente è la morfina il farmaco d’elezione ma si sta sperimentando un derivato di un mollusco marino del Mar dei Caraibi che questa cara bestiolina usa per uccidere le sue prede. Da questo veleno è stata estratta una sostanza detta ziconotide, che è un analgesico mille volte più potente della morfina. Esistono anche delle pompe, introdotte sotto cute e caricabili dall’esterno, che rilasciano a comando farmaci antidolorifici. L’ultima è la fissazione di elettrodi direttamente nel cervello che bloccano gli stimoli del dolore utilizzando il sistema delle endorfine, mediatori chimici dello stato di benessere. Il problema resta grande: sono migliaia le persone colpite da dolori atroci, specie in campo oncologico, pochi i medici in grado di alleviare queste sofferenze. Il dolore è ancora considerato parte della malattia. Le antiche scritture sono piene di stati dolorosi, vedi la storia di Giobbe ed il suo grido contro il dolore el’incomprensibilità della sua esistenza. Nel Nuovo Testamento, Gesù risana i malati e convive con i lebbrosi.. Anche lui però nel momento della condivisione del dolore, tra gli ulivi, è lasciato solo. La sofferenza resta un momento solitario: con compassione ci avviciniamo, con gli occhi negli occhi dell’altro. Ci beviamo un bicchierone del distillato dei monaci Camaldolesi: magari fa!
Prosit Pronobis!
1 Comments:
At 16/11/07 6:38 PM, maurino said…
non si può condividere il dolore, che sia fisico o psichico , ma tutti vorrebbero condividere le gioie o forse meglio in alcuni casile invidiano.
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