OBAMA
Obama the first man in the world! The king of empereor! Tut el temp under the lamp! And now it is Black! E anca mi gò provà, ma coda assaje vi era: tuto el mond a far I lamp. Et i negar risparmian ma niscun ghe frega gnient! Son a vendar, i calzin, i cendin, i bors,ita are black but without lamp: this is a question! Sognare? Dormire? In the capannone or in a car! Mr. Obama in your all the people el varda! Tuti xe contenti in ispecie I costruttori di I lamp! Et anca i poet si è mes la pen par ti Mr. Obama!
“Dal tumulto emerge un emblema, un’incisione-
Un giovane Negro all’alba in salopette e cappello di paglia,
l’emblema di una profezia impossibile, una folla
che si divide come il solco che il mulo ha dissodato
si apre per il suo presidente: un campo di cotone punteggiato di neve
ampio quaranta acri, con i suoi corvi dai prevedibili auspici
che il giovane aratore ignora per i suoi avi non scordati
dai capelli di cotone, mentre in fila su un ramo c’è una corte
inquieta di gufi occhialuti e, sul bordo del campo che indietreggia,
uno spaventapasseri che gesticola e batte i piedi dalla rabbia.
Il piccolo aratro prosegue su questa pagina rigata
Oltre il suolo gemente, l’albero dei linciaggi, la vendetta nera del tornado
E il giovane aratore sente il cambiamento nelle vene, nel cuore, nei muscoli e nei tendini,
finchè la terra è aperta come una bandiera mentre la luce certa
dell’alba stria i campi e il solco attende il seminatore”.
DEREK WALCOTT
A proposit di i corvi, andarsi a riguardar helli di Mr. Van Gogh, ogni hosa LAMPANT sarà!
Brindiamo al nuovo, che dovresse rivà, con grappone artigianal, anche noialter vorrai de poesia abbeverarse!
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