CULMEN ET CORONA VIRTUTE
La pietà sta alla religione come la poesia sta alla letteratura. Tutti si può essere pii, pochi riescono a essere poeti. Una antica parabola araba racconta del giardino dell’EDEN. Uomini e donne vi abitavano in armonia: C’erano animali, fiori, boschi e fiumi cristallini. Dio li ammonì:per ogni peccato da voi fatto, getterò un granello di sabbia. Ma sarà!, si dissero, un granello che gli fa!
Ebbene: voilà le desert!
Oggi viviamo in un deserto di televisione, rumori, balordaggini ed insipienza. Che fare?
Non deridere, non compiangere, non detestare azioni ma comprendere, come diceva il vecchio Baruk Spinoza. Tutti i giorni riflettiamo su una parola, un tema,un’idea.
Impegnarsi in una vita non superficiale, non banale, non inerte e consumistica.
Ci raccogliamo a veglia. Stappiamo alcune bottiglie. Di Cabernet Franc che mi ricordano i miei trascorsi! Prosit Pronobis!
1 Comments:
At 5/6/07 8:29 PM, Anonimo said…
la pietà è in ogni cuore , devi solo farla uscire , la poesia è in ogni spirito , per farla uscire devi averlo.
prosit Paolino.
PS Ma questi arabi oh quante cazzate facevano????
maurino
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