ANCORA SULLA FELICITA'...
L'idea illuministica dell'economia non faceva a meno del concetto di felicità dell'umanità. L'utilità aveva come scopo ultimo non solo il benessere ma il finale stato felice dell'individuo. L'economista Vilfredo Pareto è il primo comportamentista. Per lui il comportamento degli individui è semplicemente un insieme di preferenze. La cultura latina differenziava tra OTIUM e NEGOTIUM. Dove il tempo "libero" era dedicato alla cultura, alle passeggiate, agli interessi personali ed alle curiosità di ogni tipo. La povertà non è la fonte principale dell'infelicità.
C'è il disagio sociale ed altri casini. Fondamentali restano i valori altruistici che sono strettamente legati alla felicità delle persone. Uno dei fattori determinanti per i cittadini è la reciproca fiducia. In Italia questo livello è preoccupantemente basso. Un portafoglio con somma di denaro ed indirizzo del possessore ha una possibilità, di essere restituito,
molto vicina allo zero. Nei paesi nordici è molto vicina a 100. Che fare?
Lo stato deve farsi carico di progetti per sensilibizzare i cittadini su progetti comuni, sociali, solidali. Eppoi dobbiamo ricordarci del detto cinese:" PERDERE IL TEMPO E' UN BUON MODO PER IMPIEGARE IL TEMPO".
Ci trangugiamo un bicchierone di Martini!
P.S. Il coglione della foto è V. Pareto, parino.
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