DIAMANTI
Recentemente ad Anversa, la città belga capitale delle compravendite di diamanti, si sono incontrati i maggiori commercianti delle pietre che restano nascoste nella terra per due miliardi e mezzo di anni. Questi signori rappresentano oltre metà del commercio mondiale, qualcosa come 37 miliardi di dollari! Il prezzo dei diamanti non conosce limiti La domanda aumenta, attualmente sostenuta da
Cina, India e Russia. La maggiore società del mondo per l’estrazione e la commercializzazione, la sudafricana De Beers, insieme a trenta governi africani, si impegnano a certificare l’origine e la provenienza dei diamanti. MAH!? Sarà? In Sierra Leone ed in Angola questo commercio è servito per finanziare l’acquisto di armi. I più famosi diamanti sono il Koh-i-noor, letteralmente montagna di luce, trovato in India nel 1304, del peso di 186 carati e regalato dalla Compagnie delle Indie alla corona britannica. Il massimo è il CULLINAN I, il più grande del mondo. E’ di 530,2 carati. Anche questo è in Inghilterra: incastonato nello scettro imperiale. Luigi XV ne aveva uno gigante, il “Regent”, 140,5 carati. Ma dopo la rivoluzione è finito incastonato nell’elsa della spada di Napoleone: sempre sangue. Da quello dei cercatori a quello di avidi commercianti. Noi non ci sogniamo neppure di comprarne. Voi tutti neppure. Ci beviamo un bicchierone di Nardini, limpida e cristallina, altrochè diamanti! Prosit Pronobis!
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