LA GRANDE POETESSA DEI NUMERI
Il grande Thomas Pynchon ha pronto il nuovo libro. Mistero sull'argomento. Misterino... Pare che si occupi della grande matematica russa Sofia Kovalevskaya. Talento naturale, forza della natura. Nata a Mosca il 15 gennaio 1850. Calcoli a sfare, un amore viscerale per i numeri che tratta come affettuosi amici. Si sposa a 18 anni per poter uscire dalla Russia ed andare a studiare gli amati compari ad Heidelberg , alle donne l'istruzione è negata. Nel 1871 è a Berlino. Il Professor Weierstrass, allucinato dal suo talento, le darà ripetizioni private, gratuite, per quattro anni: era l'unico modo di accesso agli studi per le donne. Ha scritto: Teoria delle equazioni differenziali PARZIALI.*
Sulla forma degli anelli di Saturno.
Le funzioni ellittiche.
Nel 1888 il suo capolavoro: Memorie su un caso particolare circa il problema di rotazione di un corpo pesante attorno ad un punto fisso, ovvero l'integrazione si effettua con l'aiuto delle funzioni ultraellittiche del tempo.
E' nominata Professore ordinario dell'Università di Stoccolma: è la terza donna in Europa ad avere questo titolo.
Prima però era passata alla Comune di Pargi dove aveva partecipato alla lotta suylle barricate insieme al Colonnello LISBONNE**.
Scrittrice di teatro et alia, si spegne, giovanissima, a Stoccolma nel 1891, vinta dalla tubercolosi.
Astro del firmamento, molto vicina a tutti i cuori forti, nobili, generosi e marxisti! Per lei dal frigo togliamo la perenne boccia di vodka. Salute, Sofia!
*Il teorema di Chauchy-Kovalevskaya conferma l'esistenza e l'unicità della soluzione di una equazione di derivate ordinarie. A differenza delle equazioni differenziali parziali che
hanno molte soluzioni.
Le equazioni differenziali parziali sono ONNIPRESENTI!: nella maccanica dei fluidi, nella teoria della gravitazione universale, nell'elettromagnetismo, (equazioni di Maxwell), nella meccanica quantistica e nella relatività generale. Prosit pronobis et proeis!
**Per informazione sul grande Lisbonne andare alla sezione libri e consultare la recensione del volume "Il giardino degli orrori". Buona lettura!